La redazione della tesi di laurea rappresenta un momento molto importante nella carriera di uno studente, che con essa conclude il percorso dei propri studi. È quindi opportuno scegliere con attenzione il relatore ed il tema della tesi non solo e non tanto nella prospettiva di una eventuale spendita del lavoro di tesi una volta usciti dall’Università (il che è possibile ma niente affatto scontato e comunque non un è quasi mai l’elemento determinante per trovare un’occupazione), ma anche e soprattutto, nell’immediato, per chiudere gli studi con un lavoro che possa essere soddisfacente, utile e costruttivo.
Gli studenti interessati all’assegnazione della tesi con me possono contattarmi negli orari di ricevimento per discutere di possibili lavori, di tempi, temi, ecc., ferma restando, per il corso di laurea in Relazioni di lavoro, la procedura di assegnazione ivi prevista.
In particolare, per quanto riguarda i tempi, ritengo debba essere lo studente a darseli autonomamente in base alle proprie esigenze (di studio, famigliari, lavorative, ecc.), fermo restando che vi è un tempo minimo occorrente per fare un lavoro serio (variabile a seconda del tema e del tipo di tesi) e che va assicurato un margine di tempo sufficiente per un’adeguata correzione.
Con riguardo a quest’ultima, segnalo che la qualità redazionale del testo che mi viene trasmesso (dal punto di vista anzitutto della correttezza grammaticale oltre che sotto il profilo logico-argomentativo e stilistico) è fondamentale sia per ridurre i tempi di correzione, sia perché un testo ben scritto sicuramente consente sempre in generale al lettore di poter meglio apprezzare il contenuto di merito, che altrimenti rischia di essere messo in ombra da errori di composizione, purtroppo statisticamente piuttosto frequenti. Suggerisco perciò sempre agli studenti, in caso di dubbio (ma forse come ripasso opportuno in ogni caso…) di riguardarsi bene almeno le regole basilari, utilizzando il libro già studiato alle scuole superiori o, in alternativa, leggendo un agile e piacevole libretto di Luca Serianni, Prima lezione di grammatica, Roma-Bari, ultima edizione disponibile.
Per quanto concerne l’argomento, per le ragioni di cui sopra, è opportuno che lo studente pensi se ha già un argomento, trattato o meno a lezione, che può interessargli particolarmente; questa è sempre la migliore base di partenza per discutere del tema. Sono disponibile a seguire anche tesi su tematiche interdisciplinari – eventualmente in correlazione con altri colleghi – purché ovviamente presentino profili di interesse giuspubblicistico.
A mero titolo esemplificativo, elenco di seguito alcune proposte di possibili temi di tesi:

1) L’invalidità delle leggi incomprensibili: chiarezza e certezza del diritto nella giurisprudenza costituzionale
Nel 2023 la Corte costituzionale per la prima volta ha dichiarato incostituzionale una legge per la sua totale incomprensibilità. Il lavoro di tesi, di carattere sicuramente sperimentale, potrebbe ricostruire il dibattito dottrinario e i precedenti “indiretti” che hanno anticipato questa eclatante pronuncia, per poi cercare di individuare, anche alla luce della giurisprudenza successiva, i parametri su cui la Corte potrebbe consolidare il proprio orientamento e i vizi di redazione della legge che potrebbero rappresentare un elemento in grado di condurre alla sua incostituzionalità (e quindi ad una pronuncia di accoglimento da parte della Consulta).

2) Parlamento e Governo nella produzione normativa: problemi attuali e possibili rimedi

Non sfugge ormai a nessun osservatore il problematico (e antitetico rispetto al disegno costituzionale) rapporto tra parlamento e Governo nella produzione normativa, con il secondo soggetto che assume sempre più un ruolo attivo e principale ed il primo che, a dispetto del disegno di forma di governo parlamentare, sembra più che altro ratificare decisioni assunte in altre sedi. Paradigmatico di questo trend è l’abuso della decretazione d’urgenza, cui la Corte costituzionale sta cercando, anche in decisioni molto recenti, di porre un qualche freno, ma che finora appare un dato di estrema rilevanza (e preoccupazione). La tesi, di carattere sperimentale, potrebbe concentrarsi su un’analisi, anche quantitativa, di questa tendenza, sulla base dei dati forniti dagli uffici parlamentari, per poi inquadrarla, da un punto di vista giuridico, nel solco del dibattito dottrinario e dell’acquis giurisprudenziale, al fine di provare a individuare possibili rimedi, de jure condito e de jure condendo.

3) La sessione di bilancio tra modello astratto e trasformazione nella prassi

Nel 1988 i regolamenti parlamentari sono stati modificati introducendo la sessione di bilancio, come periodo in cui l’attività di Camera e Senato è concentrata sull’approvazione della legge di bilancio (ed eventuali provvedimenti collegati), al fine di evitare il ricorso all’esercizio provvisorio. La prassi degli ultimi quindici anni si è però progressivamente sempre più allontanata dal modello stratto, con leggi di bilancio approvate di fatto da un solo ramo del Parlamento, con discussioni ridotte entro termini temporali stringentissimi e forzature del Governo attraverso il maxiemendamento e la questione di fiducia, tanto che la stessa Corte costituzionale è dovuta intervenire sulla questione, senza risolvere la problematica. sarebbe interessante un’analisi che mettesse in luce le maggiori criticità ed eventualmente provasse a fornire qualche possibile soluzione.

4)  Esperienze di monitoraggio e valutazione delle leggi nei Consigli regionali 

La valutazione ex post delle leggi, pur prevista da tempo da diversi atti governativi, stenta ad essere praticata a livello statale, mentre trova terreno più fertile a livello regionale, dove da tempo, grazie al progetto CAPIRE è in atto il monitoraggio e la valutazione di diverse leggi. Potrebbe essere interessante raccogliere le esperienze significative e verificare come queste possano eventualmente essere implementate anche a livello nazionale. La tesi potrebbe essere affiancata da un tirocinio presso l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna o altri Consigli regionali di interesse del laureando, previa verifica della rispettiva disponibilità.

5) Le nuove frontiere dell’analisi di impatto della regolazione: dall’impatto di genere a quello ambientale

L’analisi di impatto della regolamentazione, introdotta ormai da più di vent’anni, considera diversi aspetti di fattibilità della legge, specialmente sotto il profilo economico. L’attuale interesse per le tematiche di genere e per le questioni ambientali potrebbero rappresentare nuove frontiere di cui sarebbe opportuno tenere conto, analogamente a quanto già avviene in altri Paesi e, a livello sperimentale, si sta iniziando anche in Italia. La tesi, che, previa verifica della disponibilità, potrebbe essere accompagnata da un tirocinio presso strutture parlamentari, potrebbe provare a tracciare un quadro di queste best practices e verificare come esse potrebbero essere implementate nel qaudro attuale dell’AIR.

6) Law and Humanities 

Un filone di ricerca relativamente nuovo e poco esplorato in Italia è quello della prospettiva di analisi law and humanities, volto a verificare i reciproci rapporti che legano il mondo del diritto in generale e la letteratura, il cinema, l’arte, ecc., sia per la rappresentazione che di determinati aspetti giuridici viene data in (altre) scienze umane, sia per le influenze che sul decisore possono derivare da queste. Questo approccio può essere applicato a svariate branche del diritto e può trovare molti punti di contatto e interesse anche per studenti di corsi di laurea ad indirizzo economico e aziendalistico. Si potrebbe, ad esempio, analizzare come i diritti sociali (al lavoro, all’istruzione, ecc.) sono visti nella letteratura e come questa possa offrire nuove prospettive utili al regolatore; altro argomento, più specialistico, è quello del romanzo parlamentare, genere letterario praticato soprattutto nell’Ottocento in tutta Europa, in cui l’attività parlamentare è al centro della vicenda letteraria.